giovedì 18 marzo 2010

Frozen

I Troll, i Giganti dei ghiacci e le schiere dei dannati di Hel muoveranno battaglia verso Asgard, la dimora degli dei. (Edda)

I fenomeni meteorologici di questi ultimi mesi sono stati estremi: in molti paesi europei, negli Stati Uniti ed in alcuni stati asiatici, le temperature sono state molto rigide, inferiori alle medie stagionali. Inoltre sono cadute copiose nevicate anche a bassa quota. Il freddo perdura, anche se la primavera astronomica è imminente: le gelate e la grandine hanno causato gravi danni alle coltivazioni ortofrutticole, i nubifragi continuano a provocare frane e smottamenti, spesso soffiano venti gelidi ed impetuosi che suscitano rovinose mareggiate. Questa situazione potrebbe essere stata originata dallo spostamento delle correnti a getto?

Le correnti a getto o jet streams sono flussi ad altissima velocità (circa 20-30 metri al secondo) che si generano tra stratosfera e troposfera, con direzione da ovest ad est, ad altitudini comprese tra 6 e 15 kilometri. La presenza di notevoli variazioni di temperatura in relazione alla latitudine determina forti correnti lungo i paralleli. Tra le jet streams, occorre citare quella subtropicale: essa varia in rapporto alla stagione per quanto concerne sia la posizione sia l’intensità, mentre la quota resta pressoché immutata, intorno ai 12 kilometri. Un’altra corrente a getto è quella associata al fronte polare: tale flusso può cambiare sia la sua posizione sia la direzione. A questa corrente sono correlate le perturbazioni che interessano le medie latitudini.

Da tempo si sa che tale corrente non è solo un vento, ma anche una sorta di antenna lungo la quale si propagano impulsi elettromagnetici, come, ad esempio, le onde di risonanza Schumann. È altresì accertato che è usata da H.A.A.R.P.


Lo spostamento delle jet streams, come si accennava, potrebbe essere la conseguenza di interventi dei militari sul clima. Non si può escludere che altri fattori abbiano inciso e stiano incidendo sugli sconvolgimenti atmosferici. A questo punto, le ipotesi che si possono formulare sono due: o i militari, dopo aver manipolato le correnti a getto, stanno perdendo il controllo della situazione, con un effetto domino costituito da nevicate e gelate nonché da altre manifestazioni eccezionali, oppure le bizzarrie del clima sono il risultato di una deliberata azione sulle condizioni fisico-chimiche della biosfera.

Naturalmente non lo leggeremo mai sui quotidiani di regime, ma forse anche la Corrente del Golfo sta deviando verso sud. Questo potrebbe spiegare l'irrigidimento del clima nell'Europa settentrionale, lambita, come è noto, dal tiepido e mitigatore "fiume" atlantico. Al raffreddamento concorrono poi le coperture create con gli aerosol, da cui dipende un minore irraggiamento solare. La stessa variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre, probabilmente superiore a quanto riportato dai media, ha effetti sul clima. L'asse terrestre è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione, combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole, è causa delle stagioni.

Assistiamo ad una deleteria sinergia tra fenomeni naturali (di cui alcuni non circoscritti al nostro pianeta) e fenomeni artificiali (H.A.A.R.P. e scie chimiche) le cui implicazioni non sono facilmente valutabili nel breve periodo. Pare, però, che dobbiamo attenderci ulteriori inasprimenti delle situazioni climatiche, con varie ripercussioni sugli equilibri dei biomi, sull'economia, sui flussi demografici, sulle dinamiche geo-politiche. Il tutto potrebbe culminare nei prossimi anni, tra il 2012 ed il 2013, periodo per il quale è prevista un'intensificazione dell'attività solare dopo molti anni di quiescenza. Tale potente attività potrebbe essere ancora più dannosa, se si ricorda che la magnetosfera è stata in questi ultimi anni deteriorata.

In ogni caso, naturali o "umani" che siano, eventi decisivi sono già in atto ed incombenti, benché molti si ostinino ad asserire che "è tutto normale".

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