martedì 14 ottobre 2008

Cecità



Sempre più spesso capita agli attivisti di accorgersi che molte persone sembrano letteralmente non percepire le scie chimiche, non vedere i tankers che insozzano il cielo. Tralasciamo tutti coloro che si disinteressano del problema, alzando le spalle e che si infastidiscono se qualcuno li esorta a prendere coscienza del pericolo mortale costituito dalle chemtrails. Come nota acutamente Bojs, nell'articolo intitolato Under the matrix-dodicesima parte, ormai è subentrata un'assuefazione all'orrore: "Ci si abitua alla loro presenza tanto da non considerarle più, incosciamente, un vero problema". Le scie appartengono al nostro sfigurato paesaggio e sono parte integrante dell'orizzonte percettivo e mediatico, sicché, come un quadro appeso alla parete da anni, sono sconfinate in una penombra indistinta ed indifferenziata.Senza dubbio ciò è inquietante in sommo grado: il giorno in cui non provassimo più un moto di sacrosanta indignazione nei confronti dell'avvelenamento globale, saremmo perduti. Si può immaginare un evento più epocale dell'operazione chimico-biologica che, ex abrupto, dimostra in modo inoppugnabile che il sistema è letteralmente diabolico? Il giorno in cui si scriverà una storia veritiera, il 1996, anno in cui "ufficialmente" è cominciata l'infame attività, sarà considerato un anno spartiacque, decisivo, l'inizio di un'era funesta, dominata dalla menzogna e dalla distruzione, un'età orwelliana.Come sovente accade, solo tra molto tempo (forse) sarà riconosciuta e compresa l'enormità di un'azione scellerata che suggella il folle progetto di asservimento degli uomini affinché siano trasformati in automi telecomandati da un manipolo di psicopatici. Intanto le persone paiono lentamente, ma in modo inesorabile plagiate, condizionate, possedute dal sistema. Cinema, televisione, scuola, messaggi subliminali... hanno inculcato convincimenti distorti nelle menti, come chiodi piantati in un'asse di legno.Proviamo a chiedere ad un passante qualsiasi che cosa sono quelle lunghe tracce nel cielo: anche persone che ignorano tutto di fisica dell'atmosfera e di aeronautica risponderanno candidamente che sono scie di condensazione. Riceveremo la stessa risposta dalla stragrande maggioranza degli adolescenti in cui è stato inoculato il virus della bugia sincera, ossia la totale e genuina fiducia in colossali menzogne, un credo monolitico nella propaganda più maldestra e volgare, ma efficace e penetrante. Le nuove generazioni, tranne qualche caso, non hanno alcuna speranza di salvarsi: decerebrati dai cellulari, dallo sport, dal consumismo, dalla Gelmini... non vedranno la piovra che li stritolerà con i suoi tentacoli mortali.In altri casi si ha il sospetto che molti non vedano le scie, come se il cervello, la mente e gli organi percettivi [1] fossero stati deprivati della possibilità di cogliere alcuni segmenti di realtà, così come la materia e l'energia oscura, i raggi X, i raggi ultravioletti etc. sono fenomeni sottratti alla nostra visione per i naturali limiti dei nostri sensi.E' proprio un problema di percezione, di incapacità di cogliere con i sensi l'oggetto "esterno" o, meglio, di decodificare il messaggio in seguito ad una degenerazione dei processi psichici, mentali, sensoriali di uomini ormai senza testa. Non sappiamo se siano le onde elettromagnetiche o le nanostrutture diffuse nell'ambiente ad aver determinato questo salto all'indietro della specie, tale mutazione antropologica. Le cause potrebbero essere più profonde ed anche più esoteriche. Sappiamo che lo scenario riferito al futuro e prospettato in Mutanti, si addice meglio al presente.Accanto a questa cecità, dalle molteplici implicazioni fisiologiche, psicologiche, sociali, ma anche ontologiche, un'altra suscita inquietudine: quella dei siti di presunta informazione indipendente che, di fronte ad un genocidio che grida vendetta al cospetto di Dio, di fronte al più subdolo e mostruoso crimine contro l'umanità ed il pianeta, avallato dal silenzio e dalla complicità di TUTTE le principali strutture di potere, tacciono in modo colpevole. Mentre dovrebbero pubblicare almeno uno studio alla settimana sul tema, si limitano a proporre ogni tanto qualche articolo dal dubbio valore o addirittura danno spazio alla disinformazione di militari, meteorologi, scie-menziati e pennivendoli vari o ad articoli patetici sul solito "effetto serra".Questa cecità consuona con una totale incomprensione dei veri problemi, con un senso civico pressoché inesistente: questa cecità della coscienza è molto più grave della cecità fisica.

[1] Naturalmente il discorso investe pure dimensioni più profonde e non meramente bio-psichiche, ma, per semplicità, qui non affrontiamo tali risvolti.

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