mercoledì 3 settembre 2008

Diritti e Doveri

Perché questo accanimento da parte di politici, giornalisti, meteorologi e personaggi pubblici vari contro la "teoria delle scie chimiche"? Non dovrebbe essere un fenomeno che riguarda tutti? Perché invece di ignorare il problema, il governo e le istituzioni, non si sono mossi verso accertamenti al fine di darci la risposta che tutti noi vorremmo sentire? "Abbiamo eseguito delle indagini ed effettuato delle analisi: non c'è nulla di cui preoccuparsi", è questo ciò che vorremmo sentirci dire. Invece siamo costretti a subire risposte sbrigative quali "non ci sono elementi sufficienti per indagare sul fenomeno”, oppure "sono solo teorie cospirazioniste, basate su nessun elemento tecnico-scientifico". Non ci sono elementi sufficienti? Se un vostro vicino di casa facesse una telefonata alle forze dell'ordine dicendo di avere il sospetto che voi facciate parte di una cellula terroristica, quanto tempo pensate occorrerebbe per ricevere una "cordiale visita" da uomini in divisa? Perché, invece, nonostante le continue denunce da parte di cittadini e di diversi parlamentari, nessuno si è degnato di fornirci una risposta plausibile? Non è forse un nostro diritto ricevere delle risposte? Non è forse un dovere dei governi fornirci delle risposte? Perché ignorare e screditare un problema di così vasta scala?
Sono molti i sostenitori della cosiddetta "teoria negazionista", secondo la quale le scie chimiche non esisterebbero, dai quali spesso si ricevono risposte del tipo: "le scie chimiche non esistono perché non si conosce il motivo del loro utilizzo".
Mettendo da parte il fatto che il VERO motivo del loro utilizzo nessuno ce lo verrà a raccontare, confermato dall'attenta e capillare campagna disinformativa in atto, proviamo a ragionare con un paragone.
Prendiamo come fatto certo la presenza, nei nostri cieli, di aerei che rilasciano scie che NON sono scie di condensazione. Qualcuno avrà pur dato l'ordine di queste irrorazioni. Noi non possiamo esattamente e con l'assoluta certezza sapere CHI e PERCHE' ma, attraverso numerosi indizi, possiamo IPOTIZZARE delle risposte plausibili.
Prendiamo ora come esempio il caso di un omicidio non risolto. Il fatto che chi indaga non sappia chi sia il colpevole e non conosca il movente, non significa che l'omicidio non sia stato compiuto. Il cadavere esiste ed è sotto gli occhi degli investigatori.
Affermare che le scie chimiche non esistono dal momento che non si conosce il motivo del loro utilizzo è come affermare che un omicidio non è avvenuto in quanto non si è trovato il movente. Esse sono davanti agli occhi di tutti, nel cielo, quasi ogni giorno.
Nel caso giudiziario, le indagini proseguiranno seguendo una serie di piste possibili e raccogliendo indizi utili alla risoluzione. Ed è esattamente ciò che è stato fatto in questi ultimi anni per cercare di comprendere cosa si celi dietro l'irrorazione delle scie chimiche: si è indagato, si sono trovati indizi e si sono formulate ipotesi. Cosa ci sia di strano o, peggio ancora, di divertente in tutto questo proprio non si comprende.
Ebbene si, divertente. I sostenitori della teoria "le scie chimiche non esistono", infatti, tendono spesso a fare ironia su questo problema che in fondo riguarda anche la loro salute e quella dei loro cari. Pensare che queste siano tutte fantasie può essere legittimo, fare ironia denigrando il problema e chi se ne occupa è irrispettoso. Purtroppo, la disinformazione riguardo le chemtrails è molto più ampia di quanto si possa pensare. Maggiori informazioni le potrete trovare nella sezione "Disinformazione".

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